Gli inibitori BRAF selettivi ( BRAFi ) producono risposte oggettive nel 50% dei pazienti con melanoma metastatico con mutazione BRAF V600E.
L'aggiunta di un inibitore MEK aumenta la percentuale di risposta al 70%.
Sono disponibili dati limitati sugli esiti dei pazienti non-operabili in fase III, e non è chiaro se la terapia BRAF-mirata possa essere utilizzata come una strategia neoadiuvante.
I dati sui pazienti con melanoma avanzato locoregionale con mutazione BRAF V600E trattati con terapia mirata a BRAF presso il Moffitt Cancer Center ( Tampa, Florida, USA ) sono stati analizzati per determinare i tassi di risposta, i successivi tassi di resezione dopo ridimensionamento del tumore, le risposte patologiche, e la sopravvivenza del paziente.
Sono stati identificati 15 pazienti con malattia locoregionale trattati con la terapia BRAF-mirata, o solamente con inibitore di BRAF ( Vemurafenib [ Zelboraf ], 11 pazienti ) o una combinazione di inibitore di BRAF e un inibitore di MEK ( Dabrafenib [ Tafinlar ] più Trametinib [ Mekinist ] o placebo; 4 pazienti ).
L'età media era di 50 anni.
Il periodo di follow-up mediano è stato di 25.4 mesi.
La durata mediana del trattamento con la terapia BRAF-mirata è stata di 6.0 mesi.
La valutazione dei criteri RECIST ha dimostrato una risposta oggettiva in 11 pazienti ( 73.3% ).
6 pazienti sono stati sottoposti a resezione della malattia residua dopo terapia.
L’analisi patologica ha mostrato risposta patologica completa ( n=2 ), risposta patologica parziale ( n=2 ), o nessuna risposta patologica ( n=2 ).
4 dei 6 pazienti sottoposti a chirurgia sono stati in vita per più di 2 anni, tra cui 3 pazienti attualmente liberi da malattia attiva.
Non sono state osservate complicanze attribuibili alla terapia BRAF-mirata nel periodo perioperatorio.
Riduzione della dose o interruzione a causa della tossicità si è verificata in 10 pazienti su 15.
Dallo studio è emerso che la terapia BRAF-mirata neoadiuvante può essere efficace nei pazienti con melanoma con mutazione BRAFV600E in fase avanzata, loco regionale, nell’aumentarne la resecabilità, ottenendo risposte patologiche e raggiungendo una sopravvivenza prolungata. ( Xagena2016 )
Sloot S et al, Melanoma Res 2016; 26: 83-87
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