Circa il 40% dei pazienti con melanoma avanzato che hanno ricevuto Nivolumab ( Opdivo ) in combinazione con Ipilimumab ( Yervoy ) negli studi clinici ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi.
È stata condotta una analisi retrospettiva per valutare l'efficacia e la sicurezza di Nivolumab più Ipilimumab nei pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi.
I dati sono stati raggruppati da studi di fase II e III di pazienti che hanno ricevuto Nivolumab 1 mg/kg più Ipilimumab 3 mg/kg, ogni 3 settimane per 4 dosi, seguiti da Nivolumab in monoterapia 3 mg/kg ogni 2 settimane ( n=409 ).
L'efficacia è stata valutata in tutti i pazienti assegnati casualmente che hanno interrotto a causa di eventi avversi durante la fase di induzione ( n=96 ) e in quelli che non hanno interrotto a causa di eventi avversi ( n=233 ).
La sicurezza è stata valutata nei pazienti trattati che hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi ( n=176 ) in qualsiasi momento e in quelli che non hanno interrotto a causa di eventi avversi ( n=231 ).
A un follow-up minimo di 18 mesi, la sopravvivenza mediana libera da progressione ( PFS ) è stata di 8.4 mesi per i pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi durante la fase di induzione e di 10.8 mesi per i pazienti che non hanno interrotto a causa di eventi avversi ( P=0.97 ).
La sopravvivenza globale ( OS ) mediana non è stata raggiunta in nessuno dei due gruppi ( P=0.23 ).br>
Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) è stato del 58.3% per i pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi durante la fase di induzione e del 50.2% per i pazienti che non hanno interrotto il trattamento.
La stragrande maggioranza degli eventi avversi di grado 3 o 4 si è verificata durante la fase di induzione, e la maggior parte si è risolta dopo una gestione appropriata.
In conclusione, i risultati di efficacia sono sembrati simili tra i pazienti che hanno interrotto il trattamento con Nivolumab più Ipilimumab a causa di eventi avversi durante la fase di induzione e tra quelli che non hanno interrotto a causa di eventi avversi.
Pertanto, anche dopo la sospensione, molti pazienti possono continuare a trarre beneficio dalla terapia di associazione. ( Xagena2017 )
Schadendorf D et al, J Clin Oncol 2017; 35: 3807-3814
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